Soldi contanti, vediamo se esiste un limite a quanti se ne possono avere con sé. Quali sono le indicazioni della legge.
L’uso delle forme di pagamento elettronico (carte di debito e credito, bonifici) è ampiamente diffuso, anche nelle piccole spese, e spesso è divenuto obbligatorio in determinate situazioni (per esempio quando è necessario avere delle prove cartacee o digitali delle transazioni). Al contrario il contante sembra circolare di meno.
Eppure non è così raro trovarsi con discrete somme di denaro contante nelle tasche. Basta accantonare quotidianamente pochi euro, per raggiungere cifre discrete nel giro di poco tempo. Ma è consentito avere con sé delle liquidità rilevanti? Si è indotti a pensare che ci siano dei limiti al denaro contante di cui si può disporre. Ma è davvero così?
Soldi contanti, quanti se ne possono avere con sé
Come accennato, basta risparmiare quotidianamente per raggiungere in breve tempo delle discrete cifre in contante, in maniera del tutto lecita. D’altra parte la legge non dà alcuna indicazione sulla soglia di liquidità che si può avere. La presunzione di evasione fiscale si ha in caso di movimenti sospetti sul proprio conto corrente.
Non ci sono divieti di legge sulla possibilità di risparmiare soldi contanti e conservarli in casa. Così come non ci sono divieti sulle somme che si possono versare sul proprio conto corrente. Occorre però dimostrare in questo caso che si tratti di denaro non soggetto a tassazione (donazioni o vendita di oggetti usati, per esempio). Qui sorge il problema della conservazione a casa di ingenti somme di denaro contate: non è possibile dimostrarne la provenienza.
Questo può portare delle conseguenze, con degli accertamenti fiscali sul denaro conservato. Il problema si risolve, spendendo i soldi contanti entro la soglia prevista dalla legge. Infatti esiste un limite per gli acquisti che si possono fare in denaro contante, che nel nostro Paese è fissato a 5mila euro. Per somme superiori è necessario usare mezzi di pagamento tracciabili (carte e bonifici). Il fine di questo limite è contrastare i pagamenti in nero, l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro proveniente da affari illeciti.
Quindi conservare in casa delle somme elevate di denaro contante non è vietato dalla legge, è comunque opportuno avere in mente la possibilità di controlli e verifiche sulla provenienza di quel denaro. A questo punto è chiaro che la cosa migliore sia, in caso di risparmi importanti, di spenderli. Ricordando però di non superare la soglia dei 5mila euro in contanti, indicata dalla legge.